giovedì 7 marzo 2013

Urmia, provincia dell'Azerbijan Occidentale. Iran. Ok, in effetti ieri sono stato un po’sbrigativo, ma la connessione non andava bene e c’era Hossein che mi aspettava per portarmi giusto giusto davanti ad fantastico narghilè a conclusione ...di una giornata comunque faticosa. Ci siamo sentiti ieri pomeriggio ed ero d’accordo con lui che l’avrei raggiunto a Orumiyeh (Urmia), ma poi il tempo si è messo male, è arrivata l’ennesima tormenta che però, a differenza che in Turchia, qui ha creato un vero casino sulla strada con camion che non riuscivano a salire, altri che non riuscivano a fermarsi nella discesa e mi sono fatto praticamente 10 km con i piedi per terra su una lunghissima lastra di ghiaccio, ovviamente in colonna e altrettanto ovviamente a salire e scendere per sto passo che neanche so come si chiama..panico oggi le mie doti funamboliche sono stata consacrate all’eternità! Insomma quando Hossein non mi vede arrivare, prende la macchina e comincia a fare su e giù per la strada che arriva da Khoy fino a che, in mezzo alla neve che veniva giù che Allah la mandava (qui comanda lui), mi trova con la mia moto/camper in mezzo alla tormenta e mi porta a casa della sua famiglia. In serata poi siamo usciti con i suoi amici. Qui, in questa regione, che è chiamata Azerbaijan, ci tengono a dire che sono iraniani, ma più azeri, che sono di origine turca come i turkmeni, chirghisi, e i cinesi uiguri…infatti Urmia ha la stessa radice di Urumqi (che sta nello X’jang)…e significa città dell’acqua…che spettacolo ste cose.. esce ogni tanto il mio spirito archeo/antropologico…ok me la tiro vabbè?! Cmq tornando a noi, ieri sera un bel narghilè rilassante tra amici ha concluso una delle giornate più belle della mia vita..quella in cui sono entrato in questo magnifico paese dove di folle ho visto solo qualche sorpasso per strada! Ora esco, Urmia mi aspetta. Lamps.